Divina Sproporzione
DIVINA SPROPORZIONE
A Group Exhibition curated by VGO
For SECONDOME GALLERY
Rome, 12. 10. 2017
Ph. Serena Eller
Trovare una definizione al concetto di Bellezza è stata per lungo tempo l’ossessione di artisti e filosofi, che con le loro opere hanno influenzato i gusti della società contemporanea.
Nei secoli di storia che ci precedono, si è parlato di «Bruttezza» in antitesi a «Bellezza». Ma il brutto non è solo “l’inferno del bello”, come lo definisce Rosenkrantz nell’«Estetica del Brutto» del 1853, in verità ha una storia tutta sua.
“L'attualità dell'opera di Rosenkranz non si pone solo nell'indagine lungimirante sugli aspetti "brutti" dell'arte, che caratterizzano gran parte della nostra contemporaneità, ma anche nel mettere in gioco il destino stesso dell'estetica: dopo di lui, l'estetico e il bello non possono più tranquillamente coincidere, e l'estetica stessa, oltre a non presentarsi come teoria del bello o delle belle arti, apre un inquietante sguardo verso ambigui e multiformi aspetti del reale.” (Karl Rosenkranz, “Estetica del Brutto”
a cura di Sandro Barbera, presentazione di Elio Franzini)
Divina Sproporzione si presenta quindi come un percorso onirico in cui la percezione di disarmonia e alterazione svela il tradimento della forma. Un excursus allegorico sul design contemporaneo, che ha come obiettivo la ricodifica dei canoni estetici classici, oggi più che mai esasperati e deturpati, a favore di una rivalutazione dei contenuti.
Un elogio alla «De-Formità» quale caratteristica biologica propria di ogni essere umano, che per sua cultura, e non per sua natura, si trova a costretto in ideali di perfezione estetica forse superati.
Abbiamo provato, attraverso le opere di 9 artisti, a dare una visione eterogenea della definizione di “brutto” e “bello”, rivisitando l’estetica dei canoni classici convenzionali.
Ciò che ne consegue è un invito a rifuggire definizioni precostituite, per guardare alla sostanza oltre la forma.
/ English
Secondome presents “DIVINA SPROPORZIONE” (i.e. “Divine Disproportion”), a group exhibition curated by Valentina Guidi Ottobri.
The definition of Beauty has, throughout time, remained an obsession for artists and philosophers, who through their masterpieces, deeply influencethe trends of contemporary society.
In past centuries “Ugliness” was considered as the opposite of “Beauty”. But ugliness as defined by Rosenkrantz in his 1853 “Aesthetics of Ugliness”, is not only the “hell of beauty”, it actually has its own history.
“The modernity of Rosenkranz’swork is not only in his farsighted study of the “ugly” aspects of art - which abundantly characterize our time – but also in his questioning the very purpose of aesthetics: after him, aesthetics and beauty don’t necessarily coincide . Aesthetics in themselves do not constitute thetheory of beauty, and an unsettling interpretation unravelson the deceptive and multishaped aspects of reality.” (Karl Rosenkranz, “Aesthetic of Ugliness” curated by Sandro Barbera, intro by Elio Franzini)
Divina Sproporzione (Divine Disproportion) is therefore a dream like journey where the perception of a lack -or- variation in harmony, expose the betrayal of appearance. An allegorical excursus on contemporary design whose main objective remains that of re-encoding the more recently exacerbated and defaced classical canons of aesthetics, with a view to reinstating contents at the forefront.
An eulogy for deformity, as biological characteristic of mankind currently imprisoned by culture rather than by nature, in out-dated ideals of aesthetic perfection.
Through the works of 9 artists and a readapting of the classical canons of aesthetic beauty, we have endeavoured to present a varied vision of ‘ugly’ and ‘beautiful’.
What follows is an invitation to rise above ready-made definitions and to search for the essence beyond the form.